Sordo rintocco che spezza il mio canto
fuochi d’artificio di una festa di morte
La mia famiglia smembrata
fra pareti di ghiaccio
la nostra casa su una terra squarciata
Sforzi soffocati senza pietà
da una palude d’apatia
Sogni frantumati contro la realtà
di una muraglia d’egoismo
Credevamo d’avere davanti a noi
un futuro spalancato alla vita
per sterzare il cammino del mondo
verso la speranza
Cercavamo qualcosa che non muore
per saziare questa sete infinita di felicità
Eppure questo sfondo di morte mi parla
grida più forte che mai
C’è un Ideale che non muore
che nessuno al mondo può annientare
Sì, uno soltanto, uno soltanto
uno solo: tu,
e sei
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